(ANSA) - CAMPOBASSO, 24 APR - Colpo di scena nella corsa
verso le Regionali del Molise: mentre centrodestra e
centrosinistra ancora non ufficializzano i loro rispettivi
candidati alla presidenza, torna in campo Costruire Democrazia,
il movimento fondato anni fa dall'avvocato Massimo Romano, che
annuncia una presentazione ufficiale per domani, 25 aprile, e lo
fa con un documento firmato da un comitato promotore composto da
14 persone.
Tra queste, oltre a Romano, ci sono l'avvocato Vincenzo
Iacovino, legale del Comitato dei familiari delle vittime del
covid, il sindaco di Casacalenda Sabrina Lallitto, il primario
del Pronto Soccorso dell'ospedale di Isernia Lucio Pastore,
l'avvocato Rita Formichelli, in passato candidata alla carica di
sindaco di Isernia per il centrosinistra.
"Con una regione allo sbando - si legge nel documento - , una
sanità a brandelli, uno spopolamento galoppante e l'assenza di
qualsivoglia programma di Sviluppo o di Gestione di Beni Comuni,
Turismo, Politiche attive del Lavoro e formazione, Agricoltura e
Attività Produttive assistiamo, nell'imminenza delle prossime
elezioni, ad una sterile e inutile girandola di nomi. A soli due
mesi dal voto, non è dato ancora sapere chi, con quali idee,
quali competenze, quale credibilità, quali obiettivi o priorità
e, soprattutto, in che modo intenda proporre una soluzione per
invertire la rotta".
Il comunicato che annuncia il ritorno in campo di Costruire
Democrazia quindi prosegue ponendo una serie di interrogativi e
attacchi a entrambi gli schieramenti. "Dinanzi a un territorio
al collasso e sull'orlo della sopravvivenza demografica oltre
che economica e finanziaria, il nulla regna sovrano. A quanto e
quale ulteriore degrado dobbiamo ancora assistere inermi per
liquidare una classe politica fallimentare sino ad oggi capace
solo di 'autoalimentarsi', dando ampia prova di essere
oggettivamente inadeguata alla gestione della cosa pubblica?
Quante altre possibilità ci rimangono per scongiurare, almeno
questa volta (forse l'ultima, prima di superare la soglia di non
ritorno), scelte calate dall'alto per garantire qualche lobby o
comitato d'affari o, nella migliore delle ipotesi, un posto al
sole a qualche consigliere uscente e compiacente?". (ANSA).