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Maglietta Palestina vietata: sit-in sotto la sede Rai

Maglietta Palestina vietata: sit-in sotto la sede Rai

Campobasso, protesta dopo la trasmissione UnoMattina

CAMPOBASSO, 31 agosto 2024, 12:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Alcune decine di persone, rappresentanti di associazioni, semplici cittadini ma anche rappresentanti dell'amministrazione comunale, hanno partecipato al sit-in di protesta promosso dall'associazione Malatesta sotto la sede Rai di Campobasso dopo il caso del divieto di indossare, durante un collegamento della trasmissione UnoMattina, una maglietta che mostrava un piccolo aquilone con i colori della bandiera palestinese. "Siamo fortemente preoccupati - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa in un documento diffuso in occasione del presidio - perché una giornalista della Rai, televisione di Stato e quindi servizio pubblico, abbia manifestato così tanto timore ed attenzione ai colori che rappresentano la bandiera di una nazione martoriata dalla guerra da quasi 80 anni. Sappiamo che il servizio pubblico - hanno aggiunto - ha regole stringenti per quanto riguarda loghi e stemmi rappresentativi di marchi commerciali, di pubblicità implicita o esplicita, di messaggi di odio, violenza o a qualsiasi messaggio anticostituzionale. Il resto è al buon senso, a quanto pare. È contrario al buon senso - si chiedono - indossare un piccolo aquilone che esprime da sempre un ideale di sostegno e di pace? Tra l'altro trattasi di simbolo non registrato, che non costituisce pubblicità, non rappresenta messaggi di odio e violenza, né messaggi anticostituzionali. Dunque chi è colui che si arroga il diritto di decidere qual è il buon senso? Chi decide in questo caso? Il delegato di produzione della testata giornalistica? E che indicazioni ha costui?".
    L'associazione poi segnala alcuni episodi precedenti: "Basta sfogliare la pagina personale della giornalista per accorgersi che nelle foto pubblicate sul suo profilo ci sono immagini della stessa trasmissione, con ospiti che indossano loghi e marchi di abbigliamento e di attività private che a quanto pare non hanno avuto la stessa attenzione che ha ricevuto l'aquilone". Infine conclude: "Ci chiediamo quindi quale sia il clima che si respira in Rai, servizio pubblico televisivo italiano, da tempo assoggettata alla politica e ora vittima di una 'operazione di occupazione e spartizione' da parte della destra".
   

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