Mondo politico francese spaccato
dopo la cerimonia d'apertura dei Giochi, "orgoglio" e "schiaffo
agli oscurantisti" per la sinistra che esalta gli aspetti
"inclusivi" dello show sulla Senna, "vergogna" e "esaltazione
del woke" per la destra e l'estrema destra. A far discutere,
soprattutto le prestazioni della cantante franco-maliana Aya
Nakamura, la cui scelta era stata contestata da Marine Le Pen
fin dall'inizio in quanto "poco rappresentativa" della Francia,
e delle drag queens protagoniste dell'Ultima Cena.
Namakura, la cantante francofona più ascoltata nel mondo, non
soltanto ha avuto grande successo ma ha cantato accompagnata
dalla musica più "francese" che si possa immaginare, quella dei
musicisti della Guardia Repubblicana in uniforme, davanti
all'Accademia francese. Una provocazione, forse, che la sinistra
de La France Insoumise e dei socialisti loda per aver celebrato
"i valori della libertà, dell'eguaglianza e della fraternità ai
quali sono stati aggiunti 'sorellanza', parità e inclusione". In
quella che viene interpretata dalla gauche come "la risposta
migliore alla crescita del fascismo e dell'estrema destra, uno
schiaffo agli oscurantisti".
Destra ed estrema destra all'attacco, invece, non solo delle
drag queen dell'Ultima Cena, ma del cantante quasi nudo Philippe
Katerine o della modella trans: per la senatrice Républicains
Valérie Boyer, si è trattato di "una visione della nostra storia
che cerca di ridicolizzare i cristiani". Il portavoce del
Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di "vergogna"
per l'apertura dei Giochi, definendola "un saccheggio della
cultura francese". Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha
denunciato i "J-Woke 2024" con un gioco di parole fra "giochi" e
"woke": "sappiate - ha aggiunto - che non è la Francia che parla
ma una minoranza di sinistra pronta a qualsiasi provocazione".
Nessun commento da parte di Marine Le Pen, che si è limitata ad
un "in bocca al lupo" a tutti gli atleti francesi.
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