Un episodio di criminalità di strada non molto diverso dal solito diventa il pretesto per tentare una sommossa. Succede a Torino, dove drappelli di anarchici hanno ostacolato l'arresto di due scippatori da parte della polizia e, facendo leva sui disagi provocati dalla situazione Coronavirus, hanno chiamato a raccolta i residenti. Sette agenti sono rimasti feriti nei tafferugli, mentre quattro dimostranti sono stati fermati per resistenza a pubblico ufficiale (ad altri tre è arrivata una denuncia a piede libero). Una quarantina le persone identificate.
"Il virus - diceva uno speaker al megafono - lo hanno portato loro. Ci stanno facendo ammalare".
A fare da scenario, il tratto di corso Giulio Cesare che taglia il quartiere Aurora, zona popolare e multietnica della città. Un anziano era stato scippato da due persone e, nonostante una brutta caduta, era riuscito a chiamare il 112. L'equipaggio di una volante aveva rintracciato e bloccato i presunti rapinatori poche decine di metri più lontano, all'altezza di una casa occupata. La contestazione è cominciata subito e si sono dovute portare sul posto altre pattuglie di rinforzo (insieme ai militari in servizio con i poliziotti). Gli investigatori della questura parlano di un gruppo composto da antagonisti di area anarchica, extracomunitari e alcuni rom. I due presunti rapinatori - marocchini di 28 e 36 anni - finiscono al commissariato più vicino: uno dei due aveva con sé il bottino del colpo, una catenina d'oro, più qualche grammo di stupefacente.
"Quelli di oggi sono gesti non etichettabili solo come palese ignoranza, ma come ferma volontà di vanificare gli sforzi collettivi e di mettere a rischio la salute di tutti. Nel peggiore dei momenti possibili. Mentre da settimane milioni di cittadini stanno facendo sacrifici enormi per tutta la comunità". A dirlo la sindaca di Torino, Chiara Appendino, che esprime "la più ferma condanna mia e della Città" rispetto agli episodi avvenuti in corso Giulio Cesare " e auspica "che i responsabili possano rispondere dei loro gesti".