Ancora scontri in Val di Susa. Il corteo partito dalla sala polivalente di San Didero ha raggiunto i cordoni di sicurezza delle forze dell'ordine, sulla strada che porta al cantiere del nuovo autoporto. I manifestanti, tra cui molti giovani con in mano lo striscione "Siamo la natura che si ribella", hanno tentato di forzare il check point, ma sono stati respinti con una carica di alleggerimento. I manifestanti si sono dispersi nei boschi da dove hanno lanciato oggetti, le forze dell'ordine hanno risposto con i lacrimogeni. I No Tav cercano di ricompattarsi nei sentieri.
colpito al petto da pietra, ferito funzionario polizia
TORINO
(ANSA) - TORINO, 13 APR - Un funzionario della Questura di Torino è rimasto ferito durante gli scontri di questa sera con i manifestanti No Tav a San Didero, in Val di Susa. A quanto si apprende è stato colpito al petto da una pietra lanciata dagli antagonisti. Le sue condizioni non sarebbero gravi, ma per precauzione è stato accompagnato in ospedale per accertamenti.
Hanno occupato i binari della linea ferroviaria internazionale Torino-Bardonecchia, all'altezza di Bruzolo, i No Tav che protestano in Val Susa contro l'avvio dei lavori per il nuovo autoporto di San Didero, opera connessa alla realizzazione della Torino-Lione. Le forze dell'ordine, che prima hanno respinto il tentativo dei manifestanti di occupare il cantiere, stanno sgomberando i binari.
In mattinata acirca un centinaio di militanti No Tav - tra cui noti esponenti dei centri sociali torinesi - ha provato una prima volta a raggiungere il cantiere del nuovo autoporto, ma sono stati allontanati dalla polizia con una carica di alleggerimento. Alcuni rappresentasti delle istituzioni, intanto, intendono provare a mediare con coloro che sono barricati al presidio. A loro, secondo quanto si apprende, sarà permesso di entrare, ma non ai manifestanti.
Intanto è di tre feriti tra le forze dell'ordine e uno tra gli operai il bilancio degli scontri avvenuti nella notte a San Didero, in Val di Susa, tra No Tav e forze dell'ordine. Lo rende noto la Questura di Torino. Anche i No Tav riferiscono di feriti tra i manifestanti, soccorsi al presidio del movimento.
Ieri notte gli scontri per la protesta contro l'avvio dei lavori di costruzione del nuovo autoporto dell'autostrada A32 Torino - Bardonecchia. Pietre e petardi sono stati lanciati contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni, dai manifestanti accorsi per il timore che volessero sgomberare il presidio No Tav. Ci sarebbero alcuni feriti tra forze dell'ordine e operai, ma anche i No Tav riferiscono di feriti tra i manifestanti che si oppongono alla Torino-Lione. Gli scontri sono durati un paio d'ore, fino alle 3, ed hanno richiamato in Valle anche i militanti dei centri sociali da Torino.
"L'inizio dei lavori per la realizzazione del nuovo autoporto spinge verso il compimento dei progetti sui grandi collegamenti di trasporto all'interno dell'Ue. Ora avanti veloci per l'attuazione delle opere con la chiusura del negoziato della parte economica con Bruxelles affinché il finanziamento superi il 50%". Lo dicono i deputati della Lega Elena Maccanti, capogruppo della Commissione Trasporti, e Alessandro Benvenuto, componente della Commissione Ambiente e commissario provinciale Lega a Torino, che in una nota esprimono "solidarietà alle forze dell'ordine aggredite dai NoTav la scorsa notte". "Ribadiamo la necessità di un commissario ad acta per la tratta italiana particolarmente importante per l'economia del Nord Ovest e di tutto il Paese", aggiungono i due esponenti del Carroccio.