L'Università di Torino pubblica un
bando per venti borse di studio per studenti russi e bielorussi
che "si trovano in grave situazione di difficoltà economica a
seguito dell'insorgere della crisi internazionale ucraina", e
scatena le proteste del Consolato onorario dell'Ucraina in
Piemonte, che chiede all'ateneo "di pronunciarsi con chiarezza
sull'aggressione subita dall'Ucraina".
Dario Arrigotti, console onorario in Piemonte, definisce
"quanto meno sorprendente equiparare negli aiuti economici e a
parole lo stato di 'grave difficoltà' degli studenti russi e
bielorussi a quello degli studenti ucraini", per i quali
l'Università di Torino ha pure previsto un bando per venti borse
di studio. Di qui la richiesta di chiarimenti da parte del
consolato, secondo cui "fin dall'inizio dell'aggressione russa
l'Università di Torino, a differenza di tantissimi soggetti
culturali e istituzioni locali di Torino e del Piemonte, non ha
dedicato momenti di studio o discussione a quanto stava
accadendo". "Chiediamo quindi alle Autorità accademiche di UniTo
di pronunciarsi finalmente con chiarezza sull'aggressione subita
dall'Ucraina da parte della Federazione Russa, così come hanno
fatto le Nazioni Unite, l'Unione Europea, l'Osce, il Governo
italiano, la Regione Piemonte e la Città di Torino".
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