Oltre 1.100 scienziati "per un
futuro sostenibile", provenienti da università e enti di ricerca
italiani e stranieri, professionisti e giovani parteciperanno al
congresso "Geosciences for a sustainable future" (geoscienze per
un futuro sostenibile), dal 19 al 21 settembre, il primo
nazionale in presenza dall'inizio della pandemia, che si
preannuncia tra i più partecipati in Italia, organizzato dalla
Società geologica italiana (Sgi) e dalla Società Italiana di
mineralogia e petrologia (Simp).
Tre giorni nei quali si articoleranno cinquanta sessioni
scientifiche sulle principali tematiche delle geoscienze, che
spaziano da argomenti di ricerca di punta, fino alle
applicazioni delle geoscienze, utili per la società. Sono in
programma, tra l'altro, tre conferenze plenarie di studiosi di
rilievo internazionale, su temi attuali, come la reperibilità di
georisorse, i cambiamenti climatici del passato e le energie
rinnovabili, workshop su argomenti inerenti le applicazioni
pratiche della geologia e forum su argomenti di impatto
geologico-sociale e su temi di interesse pubblico, per
riflettere sul ruolo delle geoscienze in un futuro maggiormente
sostenibile della società e del Pianeta, sulla funzione che esse
devono assumere nella formazione del cittadino, nella protezione
dai rischi naturali e nella salvaguardia del patrimonio
culturale e naturale, che fanno dell'Italia un luogo unico.
Il congresso sostiene l'ambiente e la natura, partecipando
al progetto di piantumazione, adozione, cura e crescita di
alberi per compensare le emissioni di anidride carbonica.
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