Una cinquantina di studenti ha
occupato la mensa universitaria 'Principe Amedeo', nel centro di
Torino, per protestare contro i rincari. Dietro la protesta
quattro collettivi: il Collettivo Universitario Autonomo, Noi
Restiamo, Studenti Indipendenti e il Fronte della Gioventù
Comunista. "Da qui non ci muoviamo", spiegano i ragazzi.
L'occupazione - sottolineano - nasce "dopo mesi di mobilitazione
contro l'inaccettabile aumento dei prezzi delle mense deciso
arbitrariamente dall'Ente Regionale per il Diritto allo Studio
Universitario e Regione".
"Oggi il Coreco (Comitato regionale di controllo, ndr) -
aggiungono gli autori della protesta - ha votato in favore degli
aumenti che saranno a breve oggetto di delibera in Giunta
Regionale". Per gli studenti "questo è l'ultimo passaggio prima
dell'effettiva messa in pratica dei rincari, già nei programmi
del presidente di Edisu Sciretti da diversi anni e che hanno
visto nella scusa dell'attuale crisi il movente perfetto per
giustificare un atto di pura speculazione".
I giovani sostengono che l'aumento dei prezzi del servizio
mensa sarà in media del 40%.
"Tutti possono protestare legittimamente. Lo abbiamo sempre
affermato - replica il presidente Edisu Piemonte, Alessandro
Ciro Sciretti - Ma se qualcuno interrompe il servizio questo non
è accettabile. Per questo agiremo in difesa di questo servizio e
dell'interesse degli utenti". Sul posto la situazione è
monitorata dalla Digos. I ragazzi rischiano una denuncia per
interruzione di pubblico servizio.
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