Manifestazioni in diverse località
del Piemonte si sono viste ieri, 24 febbraio, in occasione della
della Giornata internazionale per la pace in Palestina e
Ucraina.
A NOVARA oltre un centinaio di persone si sono raccolte sotto
la prefettura ripetendo più volte lo slogan 'cessate il fuoco'.
In precedenza dopo una cerimonia nel duomo cittadino la comunità
ucraina aveva manifestato in silenzio.
Sono stati circa cinquecento a CUNEO i partecipanti a un
corteo che si è snodato per le vie della città. Tra gli slogan
più scanditi, oltre a 'Cessate il fuoco', c'è stato 'Palestina
libera'. Tra i presenti il vescovo di Cuneo, Piero Delbosco, e
vari esponenti politici.
Ad ASTI i manifestanti sono scesi in piazza San Secondo con
lenzuola macchiate di rosso, per indicare il sangue prodotto da
ogni guerra.
A IVREA un centinaio di dimostranti ha sfidato
la pioggia e ha dato vita a un presidio sotto le
finestre del municipio, dal cui balcone è stato esposto lo
striscione di Emergency già comparso durante dello storico
carnevale di
Ivrea: "Mettete le arance nei vostri cannoni".
Le bandiere della pace, di Israele, di Palestina e di Ucraina
sono sventolate a DOMODOSSOLA nel corso di un corteo che ha
toccato piazza Mercato, piazza Repubblica dell'Ossola, la
stazione ferroviaria e l'istituto Rosmini, ed è stato replicato
nuovamente nel pomeriggio.
Ad ALESSANDRIA sono state circa un centinaio le firme
raccolte al gazebo dell'associazione 'Schierarsi' per portare in
Senato l'emendamento per il riconoscimento dello Stato di
Palestina con capitale Gerusalemme Est. Era presente anche il
fondatore di 'Schierarsi', l'ex M5S Alessandro Di Battista.
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