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Suicidio in carcere a Torino, il gip riapre un caso del 2023

Suicidio in carcere a Torino, il gip riapre un caso del 2023

La procura aveva chiesto l'archiviazione

TORINO, 18 ottobre 2024, 17:33

Redazione ANSA

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E' stato riaperto da un gip del tribunale di Torino il caso di Angelo Libero, un detenuto nel carcere cittadino che il 23 luglio 2023 si tolse la vita impiccandosi con il laccio di una scarpa nella cella di un reparto ordinario. La pm Delia Boschetto aveva proposto l'archiviazione del procedimento, che è a carico di ignoti, ma la giudice Francesca Roseti ha accolto l'opposizione presentata dai legali dei familiari dell'uomo, gli avvocati Gianluca Vitale e Pier Lorenzo Tavella.
    Secondo il gip "non sono stati svolti puntuali approfondimenti investigativi sotto il profilo della correttezza nella gestione" del detenuto, che oltre ad avere avuto dei problemi di tossicodipendenza soffriva di un disturbo di carattere psichiatrico e quindi versava in condizioni che richiedevano "un peculiare livello di attenzione".
    Libero, che era stato portato in carcere dopo avere violato in più occasioni il regime di detenzione domiciliare, aveva tentato di togliersi la vita altre due volte, a febbraio e giugno. A luglio era classificato come un soggetto "a rischio lieve". A parere del giudice servirà, tra l'altro, una consulenza specialistica per capire se vi fu nesso fra il gesto anticonservativo e le condizioni di salute mentale dell'uomo, quindi verificare se i livelli di attenzione (che nel corso dei mesi oscillarono più volte verso una maggiore o minore gravità) erano adeguati.
   

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