La polizia stradale di Verbania e
la polizia ferroviaria di Domodossola hanno denunciato 14
persone ritenute componenti di un gruppo che garantiva a
cittadini extracomunitari di conseguire in modo illecito patenti
B e di categoria superiore. Sono accusati di falso e produzione
di elaborati per il conseguimento di titoli abilitativi non
propri.
L'indagine, coordinata dalla procura di Verbania, è partita a
maggio del 2023, quando la polizia aveva trovato addosso a tre
candidati, che avevano appena superato l'esame per la patente,
la strumentazione utilizzata per trasmettere le domande e
ricevere da un suggeritore esterno le risposte corrette, ed
avevano fermato la persona che aveva fornito loro i dispositivi.
Attraverso appostamenti, pedinamenti, perquisizioni,
sequestri e analisi del traffico telefonico e telematico, gli
agenti hanno ricostruito il modus operandi del gruppo: per ogni
candidato si facevano pagare 4mila euro in contanti, offrendo in
cambio assistenza nella presentazione dei documenti per
iscriversi all'esame, nella prenotazione delle visite mediche,
nella fornitura della strumentazione e addirittura nella
vestizione.
Ai candidati veniva infatti fornita una camicia, una
maglietta o una giacca munita di microtelecamera, collegata a
una batteria e a un router video, attraverso cui venivano
trasmesse al suggeritore esterno le immagini, e un modem audio o
un telefono e un micro auricolare Bluetooth attraverso il quale
ricevere le risposte.
L'indagine ha permesso di risalire a esami truccati nelle
province di Vercelli, Como, Novara, Savona, Biella, Pordenone,
Cuneo, Torino, Verona, Venezia, Padova e Treviso. Sono stati
sequestrati 14 telefoni, 9 modem video/audio, 6 auricolari, 6
micro telecamere, 15 capi d'abbigliamento con microtelecamere
nascoste nei bottoni, decine di batterie, 12mila euro in
contanti e una pinzetta per l'estrazione dei micro auricolari.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA