ASTI - Una manifestazione che rievoca non solo il passato medioevale di un Comune, ma che ancora oggi consolida il senso di appartenenza a una comunità. Il Palio di Asti, che si svolge il 18 settembre nella città piemontese, racchiude tutto questo secondo il sindaco della cittadina piemontese, Fabrizio Brignolo.
Per Brignolo è il quinto palio con la fascia da primo cittadino e il suo ruolo è fondamentale, come prevede la tradizione della corsa. "E' una rievocazione che ancora oggi unisce gli astigiani", ribadisce il primo cittadino, che sin dall'inizio del suo mandato ha vissuto questo appuntamento con "passione ed emozione". "Solo quando nel 2012 diedi per la prima volta licenza di correre il palio, dopo aver recitato davanti a una gremita piazza Alfieri la frase di rito - racconta - mi sono sentito davvero sindaco, nonostante avessi ricevuto la fascia tre mesi prima".
Il Palio di Asti, del resto, "sta molto a cuore agli astigiani", osserva Brignolo. "Sono migliaia - spiega - le persone che ogni anno ci lavorano. E la maggior parte sono volontari, mossi solo dalla passione. Dai componenti dei comitati palio, agli oltre mille figuranti della sfilata". A loro il sindaco rivolge un "grazie": "Il Comune organizza l'evento allestendo pista e tribune, ad esempio, ma tutto il resto è soprattutto merito degli astigiani".
Sul futuro del palio, "a partire da eventuali cambiamenti, da fare coi piedi di piombo per non alterare le radici medioevali della manifestazione - sottolinea ancora Brignolo - toccherà invece al prossimo sindaco occuparsene". L'importante, prosegue, è che "il Palio coinvolge sempre di più i giovani". Per questo motivo durante l'anno, insieme all'assessore al Palio del Comune di Asti Massimo Cotto, "abbiamo incontrato alunni e studenti delle scuole astigiane - conclude il sindaco di Asti - per far conoscere quella storia che, ancora oggi, ci unisce".
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