Da oggi gli avvocati, i
commercialisti e gli esperti contabili potranno ottenere la
certificazione di conformità per una corretta e moderna gestione
dei loro studi professionali, secondo la norma Uni 11871.
"Grazie alla prassi di riferimento Uni/PdR 146 presentata oggi
per la prima volta per iniziativa di Asla, l'Associazione
italiana degli studi legali associati, vengono definiti il
regolamento e i criteri secondo i quali gli organismi di
certificazione verificano se gli studi rispondono positivamente
a una serie di criteri organizzativi tra i quali, ad esempio, la
definizione di ruoli interni, la gestione dei rischi, la
programmazione degli obbiettivi, la sostenibilità, l'inclusione
nel lavoro e la tutela delle diversità".
In aiuto ci sono i due bandi di finanziamento per una somma
complessiva di 1,5 milioni, proposti e richiesti dalla
Commissione organizzazione studi professionali della Cassa
forense, che verranno deliberati (previa valutazione del Cda) il
prossimo luglio dall'Ente previdenziale di categoria, destinati
agli avvocati che esercitano la professione individualmente e
agli studi associati. "Il contributo, se rilasciato come
richiesto dalla Commissione, coprirà il 50% della spesa
complessiva destinata al processo di certificazione fino ad un
massimo di 5.000 euro. Con questo bando vogliamo aiutare e
sostenere chi desidera approcciarsi alla professione in modo più
strutturato e organizzato, anche nel caso di singoli
professionisti", ha dichiarato il presidente della Cassa forense
Valter Militi.
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