Sono stati denunciati e rilasciati da polizia e carabinieri i 52 attivisti No Tap che nel pomeriggio di ieri hanno tentato di assaltare il cantiere di Melendugno (Lecce) in cui la multinazionale Tap sta realizzando il terminale del gasdotto che porterà in Puglia combustibile dal Mar Caspio. La posizione di tre minorenni, presenti tra i 52 manifestanti, sarà trasmessa al Tribunale per i minori. I reati contestati, a vario titolo, sono riunione straordinaria di persone non comunicata, inottemperanza dell'ordine prefettizio (la zona del cantiere è interdetta dal prefetto) e accensione ed esplosioni pericolose (per l'esplosione di bombe carta). All'esterno della questura alcuni attivisti hanno mostrato ai giornalisti fotografie di contusioni riportate oggi da alcuni manifestanti e da loro attribuite all'azione di repressione della polizia. Gli attivisti, al momento dell'assalto, avevano sassi e fumogeni. Due poliziotti hanno riportato fratture cadendo da un muretto a secco mentre inseguivano i manifestanti.