(ANSA) - TARANTO, 18 LUG - ArcelorMittal verificherà la
possibilità di approvvigionarsi di materie prime e minerali che
servono alla produzione anche da banchine esterne al centro
siderurgico di Taranto. Lo ha dichiarato oggi l'azienda
nell'incontro con le Rls e le Rsu, secondo quanto riferiscono
fonti sindacali, il primo del calendario di approfondimento area
per area, concordato ieri dalle parti dopo il verbale d'intesa
sulla sicurezza siglato lunedì al Mise.
"Oggi - spiega il coordinatore di fabbrica Fim Cisl Taranto
Brindisi, Vincenzo La Neve - è stato acclarato che tutto il
quarto sporgente portuale è inagibile a causa del sequestro
della Procura dopo la tragedia in cui ha perso la vita Cosimo
Massaro a seguito del crollo della gru colpita da una tromba
d'aria. Dovranno essere quindi trovate alternative al quarto
sporgente, che sono l'utilizzo di una gru del secondo sporgente
e delle banchine del porto mercantile. In quest'ultimo caso,
materie prime e minerali verrebbero trasportati in fabbrica con
i camion". Delle quattro banchine, solo lo sporgente n.4
sequestrato dalla magistratura ha una profondità di circa 25
metri che permette l'attracco di navi di grandi dimensioni, da
qui la necessità di individuare alternative allo sbarco. Domani
alle 11 un vertice nella sede dell'Autorità portuale punterà a
verificare quali disponibilità ci sono, tenendo conto della
particolarità dell'operazione, degli spazi, delle gru e degli
altri mezzi da usare.
"Nell'area portuale - osserva La Neve - abbiamo grossi
problemi perché i lavoratori non vogliono salire più sulle gru
dopo quanto é successo. ArcelorMittal si è impegnata ad avviare
uno studio di fattibilità in merito alla possibilità di attivare
per le gru una procedura di gestione e controllo da remoto".
(ANSA).