Le quattro vittime di lupara bianca di Canosa di Puglia, scomparse tra il 2003 e il 2015, sarebbero state tutte uccise con colpi di pistola e poi i loro corpi bruciati e i resti dispersi. E' quanto ricostruito dalla Dda di Bari con riferimento agli omicidi di Sabino D'Ambra (14 gennaio 2010), Giuseppe Vassalli (18 agosto 2015), Sabino Sasso e Alessandro Sorrenti (1 dicembre 2003). A Sasso, stando a quanto ricostruito dalle indagini della Polizia, sarebbe anche stato fracassato il cranio con una pietra. Per i quattro delitti di mafia sono finite in carcere 8 persone.
Le persone arrestate sono Daniele e Pasquale Boccuto di 41 e 30 anni, l'80enne Cosimo Damiano Campanella e il nipote omonimo di 39 anni, Sabino Carbone di 40 anni, Marco Di Gennaro di 30 anni, Claudio Pellegrino di 33 anni, Cosimo Zagaria di 37 anni.
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