I proprietari del teatro Petruzzelli
di Bari propongono la strada della mediazione civile. Tramite
gli avvocati Ascanio Amenduni e Ciro Garibaldi, la famiglia
Messeni Nemagna e i suoi eredi hanno chiesto ad un organo di
mediazione, Aequitas di Bari, la convocazione di Comune di Bari,
Commissario Delegato, Ministero dei Beni Culturali, Fondazione
Lirico Sinfonica Petruzzelli, Regione Puglia, Città
Metropolitana e Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Contemporaneamente hanno "inviato una lettera al presidente
Draghi per avvisarlo preventivamente della convocazione , che
verrà fissata probabilmente prima di Natale, e manifestargli che
il miglior mediatore possibile per noi sarebbe lui - spiega
l'avvocato Amenduni - , viste anche le lettere inviate al
ministro Franceschini finora prive di riscontro".
"Chiamando in mediazione volontaria tutti gli enti pubblici -
spiegano i legali - abbiamo cercato di valorizzare gli strumenti
conciliativi che lo Stato ha introdotto con legge nel 2011,
rispetto alle delicate situazioni determinate dalle due recenti
sentenze della Corte di Appello di Bari". I giudici hanno
stabilito la proprietà privata del teatro, ordinando al Comune
la restituzione alla famiglia, a sua volta condannata a
restituire allo Stato gli oltre 43 milioni di euro dei costi
della ricostruzione dopo l'incendio del 1991, e hanno dichiarato
privo di efficacia il protocollo d'intesa del 2002, in base al
quale i proprietari avrebbero dovuto ricevere dalla Fondazione
un canone quarantennale di 500 mila euro annui.
"Quel tavolo plurilaterale che fu felicemente realizzato nel
2002 e che finora non è arrivato - spiega l'avvocato Amenduni -
, ora può nascere, se gli interlocutori pubblici vorranno,
davanti all'organo di mediazione". "Ci aspettiamo che le parti
convocate si presentino tutte: anche la cittadinanza lo aspetta
- dicono i legali - . E se ci convocherà il sindaco, senz'altro
non diserteremo una preventiva interlocuzione con lui, come da
tempo abbiamo auspicato".
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