In assenza ancora di una normativa
nazionale che regoli definitivamente l'assegnazione delle
concessioni demaniali marittime diversi comuni pugliesi si sono
già mossi decidendo per la proroga. Tra i Comuni più grandi, a
Bari la giunta Decaro (il sindaco è anche presidente nazionale
dell'Anci) aveva già provveduto a ottobre, approvando la
delibera che individua al 31 dicembre 2024 il limite massimo
"per la conservazione delle concessioni demaniali marittime
prorogate per legge negli anni passati e ricadenti sul
territorio cittadino di Bari". La proroga garantisce "la
continuità dei servizi offerti dai concessionari all'utenza, la
conferma degli introiti in favore degli Enti concedenti, la
conservazione delle infrastrutture e allo stesso tempo consente
agli uffici comunali l'espletamento delle procedure per il
rinnovo del sistema concessorio in ambito locale".
Dopo il comune capoluogo anche Lecce, Brindisi e Taranto si
sono mosse. La giunta comunale salentina ha approvato a metà
dicembre una delibera di indirizzo per la gestione delle
concessioni demaniali marittime e ha dato "mandato al dirigente
di approvare, non oltre il 29 dicembre 2023, un provvedimento di
proroga al 31 dicembre 2024 di tutte le concessioni in essere
sul demanio costiero leccese". Contestualmente, verrà elaborato
entro il 31 gennaio 2024 uno "schema di bando" per la gestione
di "tutte le tipologie di assegnazione che l'amministrazione
effettuerà nel 2024". Il Comune di Brindisi ha provveduto due
giorni fa a predisporre la proroga delle concessioni e ieri
anche il Comune di Taranto ha deciso per la proroga a tutto il
2024.
Analoghi provvedimenti sono stati adottati anche da alcuni
comuni costieri della provincia di Foggia come Vieste.
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