"La separazione delle
carriere era nel programma elettorale, come tutti gli interventi
costituzionali che servono a rendere la giustizia migliore e più
costituzionale, perché la separazione delle carriere è già in
Costituzione: l'articolo 111 con molta chiarezza dice che solo
il giudice è terzo e imparziale. Gli altri sono giustamente
autonomi e indipendenti quindi, si tratta semplicemente di
raccogliere l'input che già è nell'articolo 111 della
Costituzione e renderlo operativo". Lo ha detto il viceministro
alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto a margine di un convegno
dedicato alla lotta alla criminalità organizzata a Canosa di
Puglia, nel nord Barese, rispondendo ai cronisti sulla riforma
della giustizia annunciata dal governo.
"Il cittadino - ha osservato il viceministro - ha il diritto
di vedere un giudice sulla cima del triangolo isoscele alla cui
base ci sono, alla stessa distanza, pubblico ministero e
avvocato della difesa. Mi sembra che è un semplice percorso di
geometria piana, che va realizzato con tranquillità e senza
conflittualità". "Ricordo anche l'articolo 101 della
Costituzione che dice che i magistrati sono soggetti soltanto
alla legge quindi, i magistrati si occupano di applicarla e il
Parlamento si occupa di scrivere la legge", ha proseguito Sisto.
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