"Probabilmente, lei schiaccerà un
tasto, un interruttore o qualcosa del genere. Sarà un atto
simbolico, naturalmente, del quale andrà fiero.
Quel tasto, quell'interruttore non avvierà un altoforno, ma
innescherà una nuova bomba di elevato potenziale inquinante, i
cui venefici risultati ricadranno su centinaia di migliaia di
esseri umani - bambini, donne uomini -, minandone ulteriormente
la salute". Lo scrivono cittadini, associazioni e comitati di
Taranto in una lettera aperta al ministro delle imprese e made
in Italy Adolfo Urso che martedì 15 ottobre sarà a Taranto per
la ripartenza dell'Altoforno 1 dello stabilimento Acciaierie
d'Italia, fermo da agosto 2023. Gli attivisti hanno fatto
affiggere un grande manifesto in viale Magna Grecia, a Taranto,
con la scritta "Bruci la città, riavvio di Afo 1, progetto
rigassificatore, ricche fuffe e cotillon" e una dedica a Massimo
Battista, ex operaio Ilva e consigliere comunale che denunciò
l'inquinamento, stroncato nei giorni scorsi da un tumore.
"Pochi giorni fa - aggiungono cittadini e associazioni
rivolgendosi al ministro - lei ha anche annunciato che il
presunto "piano industriale e ambientale" verrà presentato nel
2025. Il che vuol dire, tra le altre cose, che quello con cui
lei sta sponsorizzando ora la ripartenza del siderurgico, sia lo
stesso piano che é stato bocciato in precedenza perché fuori
dagli standard ambientali".
"Lei - attaccano ancora gli attivisti - sorriderà, stringerà
mani di personalità istituzionali e non, forse brinderà a un
successo che il suo governo ha così prepotentemente voluto. Fino
a che punto si possono spremere i lavoratori e gli operai per il
profitto? Fino a che punto può negare le evidenze
medico-scientifiche? Fino a che punto può chiudere gli occhi
davanti a ben 5 condanne dello Stato italiano da parte della
Cedu per non aver tutelato la vita dei cittadini di Taranto e di
tutti i lavoratori? È tutto questo - concludono - per niente.
Perché sappiamo bene che quella fabbrica non ha futuro e che non
può essere salvata".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA