"Lo studio condotto da Rfi e Svimez
in merito all'alta velocità / alta capacità Napoli - Bari
dimostra l'impatto positivo dell'opera sullo sviluppo economico,
sociale e infrastrutturale del Paese. La Napoli - Bari, unendo
due versanti della penisola, metterà in moto tutte le
potenzialità di crescita del Mezzogiorno generando un valore
aggiunto pari a 4,4 miliardi di euro. Un'ulteriore conferma
della strategicità della nuova linea sulla quale, in virtù della
mia delega al coordinamento funzionale delle opere
commissariate, continuerò a tenere alta l'attenzione. Il Sud
torna a correre e con esso anche l'Italia". Lo sostiene il
sottosegretario al Mit Tullio Ferrante commentando i risultati
dello studio, frutto della collaborazione tra Svimez e Rete
Ferroviaria Italiana sull'impatto della nuova infrastruttura in
corso di realizzazione al Sud, inserito nel Rapporto Svimez
2024.
"La realizzazione delle opere commissariate è una priorità
per il rilancio del Mezzogiorno e del Paese. Per questo -
aggiunge - l'impegno mio personale e del Mit su infrastrutture
come la Napoli - Bari è massimo: i lavori della prima tratta,
Cancello - Frasso Telesino, procedono spediti e saranno già
ultimati nel 2025, consentendo così di collegare i due
capoluoghi in poco più di due ore e mezza. Lo studio Rfi -
Svimez certifica che l'opera avrà un impatto diretto e indiretto
sul valore aggiunto pari a 3,9 miliardi, con 53mila nuovi posti
di lavoro, che diventano 4,4 miliardi e 62mila nuovi addetti se
si considera anche l'indotto. La nuova linea a regime collegherà
Napoli e Bari in appena due ore, riducendo drasticamente i tempi
di percorrenza, e comporterà anche un notevole abbattimento
delle emissioni nocive. Dati che dimostrano gli enormi benefici
derivanti dalla realizzazione dell'opera e che - conclude
Ferrante - ci spingono a lavorare con rinnovato slancio per
accelerarne i lavori e modernizzare le infrastrutture del Sud,
vera chiave per la crescita del Paese".
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