L'assemblea dei delegati della Cassa
di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili (Cnpr),
presieduta da Luigi Pagliuca e riunitasi a Bari, ha approvato a
larga maggioranza l'assestamento del bilancio preventivo 2024 e
il bilancio di previsione per l'anno 2025. Il budget assestato
sottoposto all'approvazione dell'assemblea rileva un risultato
al lordo delle poste di rettifica, iscritte all'insegna della
prudenza, positivo per euro 100,70 milioni e un risultato netto
positivo di 22,35 milioni.
Il 2024, si sottolinea, "è influenzato da una buona ripresa
dei rendimenti del patrimonio mobiliare e da un buon incremento
della contribuzione da parte degli iscritti; la ripresa delle
quotazioni dei mercati è frutto del contenimento della
volatilità per la maggior parte dell'anno, fatta eccezione per
la prima decade di agosto, e della contrazione della politica
monetaria restrittiva delle banche centrali che hanno iniziato
la fase di riduzione dei tassi". Il preventivo per l'esercizio
2025 prospetta un risultato al lordo delle rettifiche di valore
pari a 107,24 milioni (31,96 milioni il risultato netto
positivo). Il bilancio e le previsioni dell'ente evidenziano un
miglioramento delle entrate contributive, grazie all'incremento
di redditi e volumi d'affari degli iscritti, con un gettito
contributivo assestato a 328,97 milioni di euro nel 2024 e
stimato a 348,36 milioni nel 2025. Tuttavia, la morosità rimane
significativa, poco sotto il 15%, richiedendo azioni di recupero
intensificate, come testimoniano gli oltre 8.000 decreti
ingiuntivi per crediti contributivi fino al 2021. Le
svalutazioni dei crediti, mirate a tutelare l'ente da rischi di
inesigibilità, ammontano a 32,2 milioni per il 2024 e 36,12
milioni per il 2025, portando l'accantonamento totale a 278,98
milioni a fine periodo.
"Nonostante ciò - si mette in evidenza - l'ente prosegue il
recupero dei crediti verso tutti i debitori. Sul fronte
finanziario, il patrimonio investito registra rendimenti
positivi del 4,02% per il 2024, con un obiettivo di rendimento
nominale al 5,3% entro il 2025. Si punta a una graduale
riduzione della componente immobiliare (dal 29,5% al 26,7%) e a
un consolidamento dell'asset obbligazionario e azionario". Le
stime dei proventi finanziari per il 2024 prevedono una crescita
rispetto al 2023.
L'ente ha proposto un aumento delle aliquote contributive minime
dal 15% al 18% in tre anni e delle massime al 40%, per
migliorare le prestazioni future. Il bilancio tecnico attuariale
certifica la sostenibilità del fondo previdenziale a 50 anni e
il rispetto dell'equilibrio finanziario a 30 anni, in linea con
la normativa.
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