È morto per i colpi di fucile che
lo hanno raggiunto al torace Nicola Manzi, l'uomo di 50 anni
ucciso a Corato (Bari) lo scorso 16 dicembre. È quanto emerso
dall'autopsia eseguita dal professor Antonio De Donno,
dell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari. I
funerali del 50enne si sono svolti questa mattina in forma
privata. A vietare le esequie pubbliche è stato il questore di
Bari, Massimo Gambino, che ha ordinato che il trasporto del
feretro fosse diretto tra il Policlinico barese e il cimitero di
Corato e che "il rito funebre e la tumulazione" si svolgessero
"in forma strettamente privata con tutte le cautele atte ad
assicurare la tutela dell'ordine pubblico e delle sicurezza dei
cittadini".
Per l'omicidio del 50enne e il ferimento di suo fratello
Michele di nove anni più giovane, sono in carcere Nicola, Savino
e Gabriele Pilato, rispettivamente cognato e nipoti della
vittima, considerati i presunti responsabili del delitto. Sono
accusati a vario titolo di omicidio, porto abusivo di arma da
fuoco e tentato omicidio. È invece agli arresti domiciliari con
l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico, la moglie di
Nicola Manzi, la 48enne Marianna Balducci, accusata di tentato
omicidio e porto abusivo di arma da fuoco. La donna avrebbe
inseguito gli indagati (padre e figli) e fatto fuoco contro di
loro usando la pistola del marito. Nel corso dell'interrogatorio
di garanzia venerdì scorso, avrebbe riferito di contrasti
famigliari tra il marito e i tre indagati.
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