Mille trapianti di midollo osseo dal
1989 ad oggi: è il traguardo raggiunto dal reparto di ematologia
del Policlinico di Bari. "Siamo molto orgogliosi - commenta il
direttore generale Giovanni Migliore - di aver raggiunto il
traguardo dei 1.000 trapianti. Questo importante risultato
dimostra la dedizione e la competenza del personale
dell'ematologia. Se oggi possiamo parlare di una scuola
ematologica barese è proprio grazie al lavoro riconosciuto dei
professionisti che si sono avvicendati qui negli ultimi 34
anni". Un percorso iniziato nel dicembre del 1989 dai medici
Enzo Pavone e Angelo Ostuni, che sotto la direzione del
professore Vincenzo Liso eseguirono i primi trapianti, e
proseguito negli anni dalla professori Giorgina Specchia e
Domenico Pastore e che oggi vede l'attività trapiantologica
coordinata dalla dottoressa Paola Carluccio, responsabile del
programma trapianti, e dal professore Pellegrino Musto, attuale
direttore dell'ematologia universitaria.
"Quello di oggi - sottolinea Musto - è un importante
traguardo, con risultati assolutamente in linea con la
letteratura internazionale, raggiunto grazie alla
professionalità, alle competenze e alla abnegazione di tutto il
personale dell'Ematologia, in particolare di quello della Unità
Trapianti: medici, infermieri e altre figure professionali
indispensabili". Nel dettaglio, sono stati ad oggi effettuati
661 trapianti autologhi e 339 allogenici, di cui 171 da
fratello/sorella, 131 con donatori da registro non consanguinei
e 37 aploidentici.
"Quello che ancora oggi è più comunemente noto come trapianto
di midollo osseo - spiega la dottoressa Carluccio - è una
procedura basata sulla infusione di cellule staminali
emopoietiche, prelevate dal midollo o dal sangue periferico del
donatore o del paziente".
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