I comuni sardi sono già pronti per la Fase 2 e per il rilancio socio-economico delle comunità: 300 milioni sulla Programmazione Territoriale da spendere subito e con procedure semplificate Anci Sardegna in vista della Fase 2 che sarà definita dalle autorità nazioni e regionali nei tempi e nei modi ritenuti più idonei e indicati anche dagli organismi scientifici ritiene fondamentale il ruolo dei comuni e delle comunità.
"Ci sono 300 milioni immediatamente disponibili, già stanziati e assegnati, per un grande piano di infrastrutture territoriali all'interno della Programmazione Territoriale iniziata nella passata legislatura e che ha necessità di un nuovo impulso in queste ore e in queste settimane - spiega il presidente dell'associazione dei Comuni Emiliano Deiana - Occorrerebbe soltanto sburocratizzare le procedure, sciogliere alcuni nodi come la possibilità di subdelegare i comuni per l'appalto delle singole opere in raccordo con le Unioni dei Comuni, mantenere una coerenza di insieme negli interventi di sviluppo territoriale e, soprattuto, nella gestione futura. Altresì - osserva - i territori in forte ritardo dovrebbero attrezzarsi al fine di definire in queste settimane le procedure necessarie a mettersi al passo rispetto alle richieste della Regione".
L'Anci suggerisce al Consiglio Regionale di "individuare con legge regionale i sindaci quali Commissari Locali per la ricostruzione sociale ed economica delle comunità per avere un impulso fondamentale nella spesa di risorse così ingenti e determinanti in questa difficile fase".