Dieci minuti per il test e subito il via libera per poter entrare in Sardegna. E' questa l'esperienza sui controlli obbligatori imposti dalla Regione per poter accedere all'unica zona bianca d'Italia raccontata dai passeggeri dei voli arrivati da Roma e Milano questa mattina all'aeroporto di Cagliari-Elmas. Per molti "una buona iniziativa" e un sistema "efficiente" e rapido. "Sarebbe meglio che questo metodo venisse adottato in più regioni", ha spiegato un altro viaggiatore. E tra chi è sbarcato anche una dottoressa specializzanda in medicina che ha presentato il certificato vaccinale. "Ho fatto entrambe le somministrazioni nella mia Regione, la Campania, e arrivo qui in Sardegna per lavoro", ha spiegato all'ANSA mostrando la tessera di vaccinazionazione.
"Vorrei ringraziare gli operatori sanitari per la loro presenza e l'organizzazione - ha detto l'assessore regionale del Turismo,Gianni Chessa, presenta ai primi controlli - ora potremmo garantire ai tutti i turisti un estate più sicura".
"E' il primo giorno della campagna "Sardegna sicura" che ha una doppia accezione - spiega Vincenzo Serra dirigente dell'Ats - da un lato vuole prevedere un attività di prevenzione per la Sardegna che difende il colore bianco, unica regione d'Italia, e quindi cerca di intercettare preventivamente gli eventuali accessi di persone che sono attualmente positive e che possono quindi involontariamente contribuire a diffondere l'epidemia. La seconda accezione di Sardegna sicura è intesa come protezione di questo ambiente che ci rende appetibile in proiezione in vista della stagione turistica".