Sette sfide di altissimo livello, cinque continenti rappresentati e giocatrici provenienti da ventidue nazioni differenti. Questi i principali numeri della ventesima edizione dell'Opening Day del campionato A1 di basket femminile.
L'appuntamento è per sabato 1 e domenica 2 ottobre 2022 sul parquet del palazzetto dello sport del CUS in via Is Mirrionis a Cagliari dove si affronteranno le squadre della prossima serie A in un Opening Day che per la terza volta ha scelto Cagliari.
L'obiettivo è quello di promuovere la cultura dello sport a trecentosessanta gradi, puntando, per questa occasione, sul basket femminile che spalancherà le porte del palazzetto agli appassionati. Ma anche quello di favorire la socializzazione e la cultura dell'attività fisica dopo i due anni di pandemia che hanno rimesso in discussione parecchi valori della comunità.
Partendo da queste buone intenzioni, la Lega Basket Femminile, in collaborazione con la FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) ha puntato sul capoluogo sardo garantendo che tutti gli incontri, che partiranno nel primo pomeriggio in entrambe le giornate, siano ad ingresso gratuito. Con il prologo, venerdì 30 settembre 2022, della consegna degli Oscar del basket in programma, dalle 21 al PalaCus.
"Non può che essere una nuova occasione importante per noi ospitare una manifestazione di questo calibro perché non solo ci permetterà di avere in città le migliori cestiste in circolazione, ma allo stesso tempo di incentivare lo sport.
Spettacolo e promozione andranno di pari passo in un connubio che porta aggregazione, crea sinergie e porta salute", dice Andrea Floris, assessore comunale allo Sport, "L'Opening Day - ha aggiunto la vice presidente della Giunta regionale Alessandra Zedda - è uno degli strumenti più importanti per valorizzare tutto il sistema del nostro sport ma in particolare per mettere l'attenzione sull'aspetto della socializzazione. In più, il basket può essere un volano per il turismo e per la conoscenza della nostra cultura, delle tradizioni, dell'eno-gastronomia. Stiamo parlando di sport come investimento perché è il primo strumento di educazione per i nostri giovani".
Pronto al grande bagno di folla e soprattutto a raccogliere importanti dati sulla capacità di creare aggregazione tra i ragazzi, il Presidente LBF. "Le squadre sono a disposizione - osserva Massimo Protani - degli appassionati per autografi e chiacchierate. Lo sport, infatti, è turismo, movimento, sociale.
E questa formula funziona, tanto che parecchi ce la stanno copiando, compresa l'America".
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