La galleria di Mughina a Nuoro, chiusa il 22 gennaio 2022 per essere riconsegnata a novembre dello stesso anno dopo i lavori di messa in sicurezza, resta ancora interdetta per un tempo ancora da stabilire. Già a novembre i lavori erano a buon punto: la galleria era stata asfaltata imbiancata e dotata di illuminazione avanzata. Ma alcune crepe sulla volta hanno impedito la riconsegna dell'opera di fondamentale importanza per il capoluogo barbaricino: la galleria al sud della città infatti è un punto di snodo tra le ss 389, la ss 131 Dcn e le provinciali che collegano Nuoro con Oliena Dorgali e Orgosolo ed evita che il traffico proveniente da queste strade ingorghi la città.
"Quando i lavori erano giunti quasi alla fine sono emersi dei problemi di sfondellamento della volta mettendo in allarme i progettisti che giustamente hanno voluto capirne di più e verificare se si tratti di crepe circoscritte o se il problema interessi tutta la galleria (lunga circa 1Km e mezzo ndr) - ha detto all'ANSA l'assessore ai lavori Pubblici del Comune di Nuoro Fabrizio Beccu - Il cedimento della volta impone nuovi approfondimenti e così circa 20 giorni fa abbiamo incaricato un'impresa specializzata in materia di fare tutte le verifiche del caso. Ci auguriamo di avere il risultato di questa indagine il prima possibile e di ricevere notizie positive, ovvero speriamo che si tratti di un problema circoscritto. Ad ogni modo - prosegue Beccu - è importante che il problema venga risolto alla radice e che la galleria sia messa definitivamente in sicurezza al di là dei tempi di apertura. Non possiamo permetterci di aprire e poi richiudere magari quando è accaduto un danno agli automobilisti".
La galleria di Mughina è ricordata per le immagini che hanno fatto il giro del mondo durante il ciclone Cleopatra nel novembre 2013, quando il livello dell'acqua all'interno era arrivato a imprigionare auto, pullman e tir. Quell'evento aveva evidenziato i problemi di tenuta idrica della struttura che ha dei corsi d'acqua sotterranei al costone sovrastante che pongono problemi di natura geologica dell'area. I lavori di quest'ultimo anno hanno riguardato anche l'incanalamento delle acque sotterranee così da evitare gli smottamenti del costone e la possibilità che i detriti scendano a valle invadendo la galleria. Per l'assessore Beccu "è importante che gli accertamenti in corso evidenzino i problemi che devono essere sanati. I tempi degli accertamenti e di eventuali lavori alla volta non sono preventivabili, ma la sicurezza degli automobilisti vale qualche mese di chiusura in più".
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