Tre livelli integrati di mobilità,
quella pedonale, quella ciclabile e quella intermodale, e un
solo obiettivo: rendere la città di Olbia sempre più accessibile
ed inclusiva. Prende il via il progetto Mezzo (1/2), nato
dall'associazione hub.Mat-Laboratorio per la mobilità,
l'ambiente e il territorio, e sostenuto dalla Fondazione con il
Sud.
Coinvolti numerosi partner che metteranno a disposizione
mezzi ciclabili a pedalata assistita, per la mobilità in
autonomia di persone con difficoltà o disabilità compatibili al
trasporto di persone fragili, gestite all'interno di uno spazio
dedicato previsto nella stazione ferroviaria, denominato
velostazione. Ci sarà poi anche la formazione all'uso dei mezzi.
Per la mobilità pedonale invece saranno realizzati interventi
di urbanismo tattico e wayfinding per rendere più accessibili
alcuni percorsi che collegano le scuole ubicate in un raggio di
500 metri dalla stazione e il centro storico. Per quanto
riguarda la mobilità con il trasporto pubblico locale e
intermodale, verranno allestite delle fermate bus accessibili
sui percorsi pedonali selezionati e si coinvolgeranno i tassisti
per avere delle corse dedicate a tariffa fissa.
Tutti i servizi di mobility management saranno coordinati da
una webapp che fornirà anche informazioni agli utenti e
raccoglierà i dati necessari a valutare l'impatto ambientale,
socio-economico e sulla salute individuale e pubblica. L'impatto
di queste pratiche sulla qualità dell'aria verrà monitorato e
sono state programmate delle attività di citizen science per la
costruzione dei sensori e campionatori e la realizzazione di
campagne di rilevazione pilota.
"Abbiamo raccolto intorno a questa idea - spiega Roberta
Calcina, presidente di hub.Mat - le organizzazioni competenti
per costruire un progetto di grande impatto: le associazioni di
Olbia che si occupano di persone con disabilità fisica,
sensoriale, cognitiva, ma anche sociale ed economica come
Sensibilmente odv, Anteas, Libere Energie, gli enti
istituzionali come il Comune e Aspo, le organizzazioni nazionali
come Decisio, Eetra e Cittadini per l'aria, insieme a TaMaLaCà,
il FabLab Olbia e l'Università di Sassari, con il dipartimento
di Architettura, design e urbanistica".
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