"Non c'è alcuna espressione
offensiva o lesiva della dignità, né tantomeno che possa
istigare all'odio". Il generale Roberto Vannacci ha scelto la
Sardegna, e in particolare la località turistica di Villasimius,
per la prima presentazione ufficiale del suo libro autoprodotto
'Il mondo al contrario', che ancora si porta dietro la scia di
polemiche per le frasi controverse contenute nelle 300 pagine
ora in vetta alle classifiche di Amazon.
"Riscriverei tutto esattamente così - ha spiegato prima
dell'incontro pubblico ai giornalisti -, magari aggiusterei
giusto qualche punteggiatura. La diffusione del libro conferma
che ho toccato dei punti che la maggior parte degli italiani
considera interessante, altrimenti non l'avrebbe comprato e
letto".
Per il futuro Vannacci non vuole chiudere alcuna porta,
nemmeno quelle politiche: "Faccio il soldato e continuerò a
farlo, ma come soldato ho imparato a non chiudermi nessuna porta
e nessuna alternativa, vedremo in futuro", ha sottolineato l'ex
capo della Folgore che da anni trascorre le vacanze nel sud est
della Sardegna.
In piazza Margherita Hack a Villasimius la platea è gremita:
"Mi hanno dipinto strumentalmente come xenofobo e razzista, ora
anche putinista, è l'ultimo epiteto", ha sottolineato
rispondendo alle domande del giornalista Sandro Angioni che ha
dialogato con lui.
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