Anteprima mondiale venerdì in
California per "The missing boys", il film documentario di
Davide Catinari che racconta la new wave in Sardegna. Prime
immagini venerdì alle 21.50 al Glendale International Film
Festival, classificato tra le prime 100 migliori rassegne del
settore.
"Una ricostruzione cinematografica - si legge nel programma
del festival nella presentazione e dell'opera - di un momento
storico chiave in cui una frattura generazionale ha generato
cambiamenti tali da portare all'emergere di nuovi modelli
antropologici (sociali, culturali ed estetici) che avrebbero poi
trasformato la percezione stessa del mondo contemporaneo".
Il festival di otto giorni prevede proiezioni in competizione
e fuori competizione al Laemmle Theatre, sessioni di domande e
risposte e dibattiti. L'opera di Catinari, protagonista della
scena musicale sarda con Crepesuzette e Dorian Gray, racconta i
protagonisti sardi della decade 1979-1989, con le band che
stavano al passo con quello che succedeva soprattutto in Gran
Bretagna, ma anche nel resto d'Europa e negli Usa. I modelli
internazionali erano i Joy Division, poi New Order, i Cure, il
David Bowie della trilogia berlinese. In Italia invece i nomi
più noti erano Litfiba, Diaframma e Neon, la capitale della new
wave era Firenze. In Sardegna giocavano la carta dei suoni
spesso oscuri della new wave-post punk, del dark e della musica
elettronica, da Cagliari a Sassari, band come Demodé,
Crepesuzette, Nice ray, Physique du Role, RosadelleCeneri, Cult
of Destiny, Ici on Va Faire, Vapore 36, Polarphoto, Agorà,
Weltanschauung, Maniumane, Anonimia, Quartz, Autosuggestion,
Femme Publique.
Il lavoro di Catinari sta circolando bene e ottenendo
riscontri: per ora più fuori dall'Italia che nel Belpaese. Ad
esempio il film è nel gruppo dei quindici semifinalisti dello
Scandinavian International Film Awards: esiti e premiazioni in
programma il 17 dicembre. E partecipa appunto al Giff, Glendale
International Film Festival, dal 28 settembre al 5 ottobre.
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