Venticinque giorni, ciò che resta
da qui alle elezioni regionali in Sardegna, in giro per i
territori e i Comuni dell'Isola. "Solo il martedì, giorno del
Consiglio comunale, cui non voglio mancare, sarò a Cagliari":
presenta così Paolo Truzzu, candidato della coalizione di
centrodestra, la sua campagna elettorale appena cominciata.
'Nessuno slogan. Solo Sardegna' è il non-claim della sua corsa,
a sottolineare che non ci sono promesse funamboliche, "non
esiste la bacchetta magica", ribadisce l'aspirante governatore
in una conferenza stampa.
Tanti temi: su tutti, quelli 'caldi' di questa campagna
elettorale come sanità, trasporti ed energia e un obiettivo, un
nuovo piano urbanistico regionale che superi le difficoltà del
Ppr e consenta un utilizzo del territorio in ottica di sviluppo.
"Comprendo le finalità di tutela del paesaggio, ma se dopo
diciott'anni solo pochi Comuni hanno adeguato il Puc al Ppr, non
significa che sono inadeguate le amministrazioni - chiarisce
Truzzu -, ma che la legge non funziona e quindi va rivista.
Vogliamo che i territori siano protagonisti, che ci siano delle
regole chiare per poter attrarre investimenti". Un percorso che
parte dall'ascolto dei territori "che ci porterà a scrivere
intese programmatiche con certezza di risorse per i Comuni" e
arrivi alla creazione "di un grande laboratorio che metta
insieme tutta la storia della trasformazione del paesaggio in
Sardegna e una sorta di 'comitato di saggi' che possa definire
una proposta di piano urbanistico rinnovato".
Territorialità anche nella sanità, con la medicina di
prossimità. Mentre sui trasporti si va in continuità con
l'azione dell'assessorato e della Giunta uscente. E poi lotta
allo spopolamento e alla denatalità con gli incentivi alle
famiglie, in linea con il programma del governo Meloni. Leader
di Fdi che entro la fine della campagna potrebbe arrivare
nell'Isola a sostenere il suo candidato e amico di lunga data:
"stiamo cercando di organizzare le agende", spiega Truzzu, che
invece ha deciso in linea di massima di non partecipare ai
confronti che si stanno organizzando tra i candidati presidente,
troppo poco tempo a disposizione.
E se la contrapposizione con Soru è chiara, sull'urbanistica,
quella con la pentastellata Alessandra Todde si sposta sulla
gestione della città. Alla candidata del campo largo che lo ha
attaccato sulla gestione della sicurezza a Cagliari dopo gli
episodi di violenza alla Marina, replica: "Se parliamo di
sicurezza la gran parte dei problemi delle città è determinata
dal fenomeno dell'immigrazione, che non è ascrivibile al
centrodestra, ma la responsabilità è del M5s e del
centrosinistra".
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