"L'avevamo detto: questo è un
governo delle tasse, quando c'è stata la legge di bilancio
abbiamo cercato di dare un contributo con norme a favore degli
agricoltori, ma eravamo consapevoli che sarebbe arrivata questa
ondata di tagli".
È il terzo giorno in Sardegna per il leader del M5s Giuseppe
Conte. Dopo Sassari, Nuoro e Oristano è arrivato nel sud
dell'isola per sostenere la candidata governatrice del campo
largo alle prossime regionali del 25 febbraio, Alessandra Todde,
e chiuderà il suo tour questa sera a Cagliari.
Ha scelto i mercati, prima quello civico di San Benedetto a
Cagliari, poi quello di Coldiretti Campagna Amica a Quartu
Sant'Elena, nell'hinterland del capoluogo, terza città più
popolosa della Sardegna.
"Il governo non ci ha ascoltato, poi ha cercato i colpevoli:
la Meloni se l'è presa come sempre con i governi precedenti e
con Bruxelles, poi Lollobrigida se l'è presa col ministro
Giorgetti - ha evidenziato l'ex premier al suo arrivo
rispondendo ai cronisti -. Uno scaricabarile indegno, in realtà
i colpevoli sono loro, hanno cercato di porre rimedio ma
l'intervento sull'Irpef è modesto e insufficiente, rimane una
grande sofferenza per un settore trainante del nostro sistema
produttivo, gli agricoltori andrebbero ascoltati, ma andavano
ascoltati per tempo".
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