Enrico Ciotti, 54 anni,
cagliaritano, ingegnere e docente universitario con studi ed
esperienze professionali tra Cagliari e gli Stati Uniti si
candida alle primarie per la scelta del candidato sindaco in
vista delle prossime elezioni a Cagliari. "Il centrosinistra è
la mia casa politica e rappresenta - ha ribadito nella sua prima
conferenza stampa da candidato - anche per la mia storia
famigliare".
Il padre Carlo aveva partecipato alla corsa alla poltrona di
sindaco di Cagliari negli anni Novanta andando al ballottaggio
(e perdendo poi la sfida finale) con Mariano Delogu.
"Sono stato 25 anni in America - ha detto - sono a tutti gli
effetti uno di quei 'cervelli in fuga', che in realtà però non
ha mai voluto fuggire da Cagliari, anzi non vedevo l'ora di
tornarci. Ci sono tornato poco prima della pandemia, purtroppo
in occasione della grave malattia che ha colpito mio padre e se
l'è portato via un anno e mezzo fa. Mio padre è un punto di
riferimento per me. Dalla sua forza e integrità ho tratto grande
ispirazione. E i valori che ci ha insegnato sono valori che
ritroviamo nella casa del centrosinistra, valori di rispetto,
uguaglianza, pari opportunità, sensibilità verso i meno
fortunati, partecipazione sociale e politica, di progresso".
Negli Usa ha fatto di tutto. "Ho lavorato come cameriere
durante gli studi, un periodo facevo delivery con la bici, poi
dopo il master ho lavorato come ingegnere, consulente
manageriale e ho fatto anche l'imprenditore". Ora il ritorno a
casa: "Nel 2020 l'ho ritrovata ancora più bella e con un
potenziale enorme. Ed è maturata la presa di coscienza che sia
arrivato il mio turno di restituire alla città, di dare un
contributo umile ma importante e responsabile al suo sviluppo,
alla sua crescita".
Per Cagliari chiede un piano strategico per lo sviluppo a
medio e lungo termine: "un piano fondato su analisi di
fattibilità e confronti benefici costi in modo da scegliere i
progetti migliori per risolvere problemi o catturare
opportunità. Non ho la presunzione di pensare che la mia visione
sia migliore di altre, anzi credo che tutto sia migliorabile
tramite la collaborazione e il confronto. Ho solo una certezza:
che lavorare per la mia città sarebbe il mestiere più bello".
Sos alla coalizione: subito le primarie.
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