Importanti spiragli sul fronte
Sanac, lo stabilimento di Assemini in amministrazione
straordinaria la cui produzione è rimasta ferma per l'assenza di
commesse da parte di Acciaierie Italia: il 27 maggio riparte il
forno Gibbons, fermo da due anni e mezzo.
La comunicazione ufficiale è arrivata stamattina, nel corso
di un incontro tra le organizzazioni sindacali, la rsu, i
rappresentanti della struttura commissariale e il direttore di
sito.
"Nello stabilimento sono già arrivate 570 tonnellate di
refrattario dell'acciaieria di Taranto ed è stata anticipata la
riaccensione del forno inizialmente prevista per settembre" ha
spiegato dopo l'incontro il segretario Filctem Cgil Cagliari
Giampiero Manca aggiungendo che "l'amministrazione straordinaria
sembra abbia deciso di scommettere su Cagliari".
Intanto, il riavvio del forno consentirà il graduale rientro
della forza lavoro e la riduzione della percentuale di cassa
straordinaria dal 70 al 30% nel mese di maggio e, se tutto andrà
per il verso giusto, il rientro completo a giugno.
Fra le notizie emerse stamattina, anche il ritiro della
Beltrame dall'acquisto e l'annuncio che verrà ripresentato un
altro bando di vendita entro maggio.
"Da parte nostra c'è una moderata soddisfazione per la
riaccensione del forno e il riavvio del sito produttivo, che
consentirà, se la scommessa sarà vinta, il rientro della forza
lavoro - ha detto Giampiero Manca - ma questo è un punto di
partenza e non di arrivo visto che si parla ancora di bandi di
vendita e la Sanac non è, invece, rientrata nell'ambito di
Acciaierie di Taranto"
Il risultato di oggi è frutto del lavoro unitario di Filctem,
Femca e Uiltec, rsu e lavoratori, istituzioni e forze politiche:
"Sarà determinante - conclude Manca - mantenere alta
l'attenzione fino a che non si arriverà a una soluzione
definitiva".
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