Saranno convocate per martedì 7
maggio le commissioni del Consiglio regionale della Sardegna per
la seduta di insediamento dove saranno eletti anche presidenti e
vice. È l'ultimo tassello per rendere operativo il Consiglio
regionale a oltre due mesi dalle elezioni. In vista
dell'appuntamento i capigruppo di maggioranza si riuniranno in
serata, per chiudere i ragionamenti in corso sull'equilibrio
nelle assegnazioni dei ruoli nei parlamentini tra le forze
politiche ma anche per iniziare a parlare della moratoria di 18
mesi sui nuovi impianti di energia rinnovabile.
Secondo lo schema già circolato sarebbero il Pd e il M5s a
spartirsi la maggior parte delle sei presidenze. Al Bilancio
andrebbe l'oristanese pentastellato Alessandro Solinas. Sempre
al movimento anche il Governo del territorio con il gallurese
Roberto Li Gioi. Due donne, esordienti, alla guida della
Cultura-Lavoro, con Camilla Soru (Pd) e la Sanità, con la medica
sassarese Carla Fundoni (Pd). Le Riforme sempre al Pd, con
Salvatore Corrias, mentre le Attività produttive a Sinistra
Futura con la sindaca Paola Casula. Uno schema in cui restano
fuori Avs e Progressisti, che sottolineano comunque l'urgenza di
chiudere per cominciare l'attività legislativa.
Tra i primi provvedimenti che Alessandra Todde vuole portare
in Consiglio c'è il disegno di legge appena approvato dalla
giunta sulla sospensione per 18 mesi della realizzazione di
impianti da energia rinnovabile, su cui domani tutti i gruppi di
maggioranza presenteranno la proposta di un Consiglio regionale
straordinario aperto a tutti i parlamentari, ai 377 Comuni della
Sardegna, sindacati e associazioni. Una priorità che insieme
alle altre sarà affrontata in un confronto convocato dalla
presidente Todde per questa sera con i segretari delle forze del
campo largo per fare il punto e stabilire l'agenda delle prime
azioni di governo.
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