"In su connottu su benidore",
"nella tradizione il futuro". È il motto scelto dalla Guardia di
finanza per celebrare i 250 anni dalla fondazione. Un motto nel
solco del quale oggi si sono aperte a Cagliari, nell'auditorium
del Conservatorio di Musica "Giovanni Pierluigi da Palestrina"
le celebrazioni per la ricorrenza.
Erano presenti la presidente della Regione Alessandra Todde,
l'arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, autorità civili e
militari di tutta la Sardegna. Accanto a loro oltre 800 persone
tra le quali 400 studenti.
"Per noi è un evento importante - ha evidenziato nei saluti
il comandante regionale delle Fiamme Gialle, generale Claudio
Bolognese - ci sono stati tanti finanzieri, uomini e donne, che
nel corso di una storia plurisecolare hanno deciso di
abbracciare l'uniforme della Guardia di Finanza per dedicare la
loro vita al servizio della collettività".
Nel corso della cerimonia l'orchestra degli allievi del
Conservatorio, diretta dal maestro Alberto Pollesel, ha eseguito
brani di opere tradizionali quali "O mio Babbino Caro" di
Giacomo Puccini, alternate con alcune tra le più famose colonne
sonore di film scritte dal noto compositore Ennio Morricone, per
finire con marce militari abitualmente eseguite dalla Banda
Musicale della Guardia di Finanza.
Particolarmente toccante l'esecuzione della "Preghiera del
Finanziere", cantata per la prima volta a livello nazionale in
lingua sarda dal Coro Polifonico maschile "Is Concias" di
Quartucciu, diretto dal maestro Mattana. Durante la cerimonia si
sono susseguiti gli interventi dei finanzieri che hanno
raccontato le attività del Corpo e i cenni dei 250 anni di
storia della Guardia di finanza con il ricordo dei finanzieri
sardi che hanno fatto la storia delle Fiamme gialle.
Proiettati anche i videomessaggi arrivati dal cantante Andrea
Bocelli e dall'atleta Filippo Tortu.
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