"È una vera e propria
carneficina, non passa giorno che registriamo due o tre morti
nei luoghi di lavoro, una ragione in più per rinnovare il nostro
invito alla politica, alle istituzioni, al sistema delle
imprese, a ritrovarci insieme per costruire un grande patto di
responsabilità che ponga fine a questa lunga scia di sangue".
Lo ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, a
margine del consiglio generale del sindacato in Sardegna, che
oggi rinnova il gruppo dirigente.
"Noi stiamo sostenendo una mobilitazione che va avanti da tre
mesi con migliaia di assemblee da nord a sud negli ambienti
lavorativi - ha sottolineato Sbarra -. L'obiettivo per noi è
parlare e sensibilizzare le persone, confrontarci con le
imprese, discutere col sistema delle autonomie locali per
costruire una vera grande strategia".
"Il confronto col governo in queste settimane comincia a
registrare piccoli risultati, ci hanno assicurato di aumentare
verifiche, controlli, ispezioni nei luoghi di lavoro, dovranno
esserci 766 assunzioni di ispettori e tecnici della prevenzione,
questo va nella direzione nostra l'idea di legiferare sulla
patente a crediti per investire sulla qualità delle imprese".
Ma per il sindacato non basta: "Va estesa e rafforzata la
procedura del codice degli appalti pubblici anche ai grandi
cantieri privati, va dato più potere ai nostri rappresentanti
sindacali nelle aziende e nel territorio sul tema della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro, dobbiamo investire di più
e meglio sulla sorveglianza sanitaria - ha concluso Sbarra
rispondendo alle domande dei giornalisti -. In una parola,
bisogna rafforzare l'attività repressiva e sanzionatoria, ma
tutto questo va collegato ad una potente strategia che faccia
leva sulla prevenzione, sulla formazione, sull'informazione".
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