"L'azzeramento del consiglio di
amministrazione della Fondazione Alghero da parte del sindaco
non ha alcuna implicazione politica né amministrativa, ma basa
su motivazioni di carattere personale". Silurato due settimane
fa assieme alla consigliera di amministrazione Sara Govoni, il
presidente e direttore della partecipata di cui è socio unico il
Comune di Alghero, Andrea Delogu, non risparmia critiche al
sindaco Mario Conoci. "Il sindaco evidentemente soffre di vuoti
di memoria a breve termine", è la bordata. "Per giustificare il
provvedimento ha addotto motivazioni incoerenti con i verbali -
spiega Delogu - dai quali risulta chiaramente che le scelte
fatte rispetto alla mancata individuazione di un direttore sono
state assunte all'unanimità e ampiamente condivise col sindaco e
i suoi delegati".
Sara Govoni rivela che "già dallo scorso novembre ho subito
delle pressioni per dimettermi e far cadere il cda". E questo,
secondo lei e l'ex presidente, "certifica che c'era una precisa
volontà, ma non c'è nessuna motivazione, né amministrativa né
politica". Un attacco frontale, quello sferrato dai due
amministratori già rimpiazzati con un nuovo cda di cui fa parte
Pier Paolo Carta, l'ex vicepresidente dimessosi alla vigilia
delle elezioni regionali. "Fa specie che il sindaco abbia
licenziato il provvedimento il giorno dopo la presentazione
ufficiale delle argomentazioni richieste dal segretario generale
del Comune, senza tenerne minimamente conto", insiste Delogu. "E
trovo molto fastidioso che il sindaco, dopo aver approvato tutti
gli atti, faccia illazioni sui miei compensi. Perché la doppia
carica di presidente e di direttore, semmai, è stata una
assunzione di responsabilità che ha consentito sino all'ultimo
di compiere atti decisivi per il funzionamento della macchina
amministrativa", puntualizza.
La conferenza stampa era stata convocata da Andrea Delogu e
Sara Govoni per tracciare un bilancio di un mandato ricco di
risultati amministrativi, economici e progettuali. "Felici di
aver contribuito a rendere stabile la struttura della
Fondazione, che dispone di competenze e abilità straordinarie -
dicono i due - siamo molto soddisfatti di aver fatto crescere i
numeri degli accessi ai musei e alla Grotta di Nettuno, ma anche
di aver messo Alghero al centro di un circuito nazionale di
grandi eventi e di aver fatto del nostro Capodanno un punto di
riferimento per tutta l'Italia".
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