"In questo momento c'è una
richiesta di autorizzazioni superiore di oltre dieci volte il
tetto stabilito da Stato ed Europa, energia che non viene
neppure sfruttata dai sardi". Lo ha detto, parlando delle
rinnovabili, la presidente della Regione Sardegna, Alessandra
Todde, alla trasmissione radiofonica "L'Attimo Fuggente" di
Giornale Radio.
"È ancora più incredibile che tutti questi progetti non
potrebbero nemmeno essere esportati, perché anche considerando
tutte le infrastrutture che si stanno costruendo, non
basterebbero per portare fuori tutto il quantitativo di
energia", ha aggiunto dopo che ieri si è scagliata contro il
governo per la bozza sulle rinnovabili parlando di "presa in
giro" per l'Isola. "Quello che sta succedendo in Sardegna è pura
speculazione - ha concluso -Non abbiamo voce in capitolo dal
punto di vista paesaggistico e urbanistico. Io e la mia
maggioranza siamo assolutamente favorevoli alla transizione
ecologica, ma come e dove mettere le pale eoliche e i
fotovoltaici lo vogliamo decidere noi".
Todde, 'non ho paura della Cina'
L'impianto fotovoltaico di 1000 ettari del governo cinese nella Nurra? Non ho paura della Cina, difenderò le prerogative dei sardi. Dal governo non si azzardino
a metterci in queste condizioni, non si azzardino con i loro ritardi a lasciarci senza regole, perché se non ci sono regole le faremo noi. Faremo la nostra battaglia". Così la governatrice sarda Alessandra Todde, a Giornale Radio, in una puntata de "L'Attimo Fuggente" dedicata alle rinnovabili in Sardegna. "Non è accettabile sacrificare 1000 ettari di terreno agricolo, anche con produzioni Igp e Dop, per fare agrivoltaico che non sfrutteremo neppure noi ma un governo straniero - ha aggiunto -. La situazione è sfuggita di mano, lotteremo insieme ai comitati creati spontaneamente e ai cittadini che non hanno intenzione di chinare la testa. Non succederà".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA