"In questi anni il centrodestra è
riuscito a dare una proposta importante ai cittadini solo nel
momento in cui ha allargato il proprio campo, aprendosi a liste
civiche e al movimento sardista e tutti sono stati all'interno
di quest'alveo". È l'analisi del voto di Paolo Truzzu,
capogruppo di Fdi in Consiglio regionale.
"Ora, avendo perso per una manciata di voti le elezioni
regionali, il risultato è che una parte di questi movimenti
civici e sardisti e anche qualche pezzo più strutturato, in
alcune realtà come Cagliari ma anche Sassari e Alghero -
sottolinea Truzzu a margine della conferenza stampa per
presentare la proposta di legge in materia di rinnovabili - si
sia trasferito a sostegno di liste di chiara connotazione di
centrosinistra".
Per Truzzu ora "si è ritornati all'alveo storico del
centrodestra, nucleo più ristretto, che in Sardegna ha sempre
rappresentato circa il 40%, cifra che non permette di vincere le
elezioni comunali, anche se ha permesso di vincere le
politiche".
Perciò da questo ragionamento "bisogna ripartire, costruire
una proposta che possa incontrare il consenso dei cittadini,
riprendendo a fare politica, ragionare sui temi e fare anche la
voce grossa se serve - precisa -. Fdi farà un'opposizione
costruttiva e corretta, la presidente non deve temere noi che le
cose le diciamo in faccia, ma chi oggi la lusinga e domani, alla
prima buccia di banana, la aspetta dietro il muretto a secco".
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