Promuovere una nuova cultura della
mobilità attraverso un sistema ideale di spostamenti più
efficaci, rapidi, comodi e sicuri, in grado di cambiare le
abitudini delle persone e garantire una migliore qualità di
vita. Punta a questo il Piano degli spostamenti casa lavoro,
adottato di recente dall'Aou di Sassari che - dopo l'adozione di
un'ambulanza completamente elettrica per gli spostamenti dei
pazienti all'interno dell'azienda - rafforza ulteriormente la
sua "anima green" e la sua vocazione verso la mobilità
sostenibile.
L'adozione del piano, che fa seguito al recente incarico del
dottor Gianfranco Bichiri a mobility manager aziendale, da una
parte punta a favorire il benessere organizzativo dei
dipendenti, riducendo la loro esposizione a fattori di stress
lavoro-correlato, e dall'altra al rispetto della conciliazione
dell'alternanza casa-lavoro. «Basti pensare a quanto tempo
passiamo nel traffico cittadino - spiega Gianfranco Bichiri - e
cosa producono minuti, oppure ore, di attesa davanti ai semafori
o alla ricerca di un parcheggio quando si ha fretta di arrivare
a destinazione. Una situazione di stress che, poi, si ripercuote
sull'attività lavorativa. Tempo prezioso sottratto, inoltre, ai
rapporti con i colleghi e alla famiglia». Ma a questo si somma
l'aspetto dell'infortunistica. «L'adozione di sistemi di
mobilità sostenibili - aggiunge Bichiri - potrebbero ridurre la
casistica degli incidenti in itinere, soprattutto nella tratta
del ritorno a casa".
E se da una parte la mobilità sostenibile porta benefici per
il dipendente, li porterebbe anche per il datore di lavoro come
il rispetto degli orari o maggiore socializzazione tra colleghi.
Da non dimenticare i benefici per la collettività: meno traffico
sulle strade, meno emissioni di Co2 e meno inquinamento
acustico. Il lavoro che aspetta il mobility manager comporterà
quindi uno sforzo considerevole. «Dallo studio realizzato con il
piano - precisa Bichiri - è emerso che circa il 60% dei nostri
dipendenti risiedono in area urbana e suburbana, il restante 40%
in centri urbani limitrofi. Dal questionario che abbiamo
sottoposto ai dipendenti, poi, si evince che circa il 75% degli
intervistati utilizza l'auto per venire a lavoro. Il 20% circa -
e questo dato è incoraggiante - predilige una mobilità dolce,
cioè viene a lavoro a piedi, in bici o in monopattino. Il 5%
scarso, infine, viaggia sui mezzi pubblici».
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