Nessuno dei quattro imputati per il presunto stupro di gruppo che sarebbe avvenuto la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 a Porto Cervo ai danni di una studentessa italo norvegese, è presente oggi a Tempio Pausania, dove è ripreso il processo a porte chiuse nei confronti di Ciro Grillo, figlio di Beppe, e di tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta. A quanto si apprende, i ragazzi sono comunque in Gallura e solo domani decideranno insieme ai loro avvocati se presentarsi in aula per rilasciare spontanee dichiarazioni.
Tutto dipende dall'andamento dell'udienza di oggi.
La prima incombenza del tribunale è quella di incaricare un esperto per la traduzione e la trascrizione di una lunga conversazione via chat in lingua inglese intercorsa tra la studentessa e una sua amica norvegese nel 2018, un anno prima dei fatti contestati ai quattro, nella quale la giovane si sarebbe confidata e avrebbe ammesso di avere un "problema": "mi piace conoscere i ragazzi in discoteca", senza però poi essere interessata ad avere con loro dei rapporti.
Saranno poi ascoltati due periti di parte civile, il medico legale Marco Salvi e un consulente psichiatra. Il primo è chiamato a indicare in quali condizioni fisiche avrebbe dovuto trovarsi la presunta vittima in quella notte di luglio di cinque anni fa, durante la quale lei sostiene di aver assunto un ingente quantitativo di alcol.
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