Il medico legale della
parte civile, Lorenzo Marinelli, ha esposto in aula il risultato
della sua consulenza sullo stato fisico in cui si trovava la
studentessa italo norvegese al momento della presunta violenza
sessuale di gruppo contestata a Ciro Grillo, figlio di Beppe, e
a tre suoi amici genovesi, Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria
ed Edoardo Capitta.
Una relazione che si è basata sul racconto della ragazza più
volte ascoltata sia dagli investigatori che in aula, dopo la
denuncia da lei presentata ai carabinieri della stazione Duomo
di Milano nell'estate 2019, appena rientrata dalla vacanza in
Costa Smeralda. Secondo il consulente di parte civile, la notte
tra il 16 e il 17 luglio di cinque anni fa la studentessa era in
uno stato di totale ubriachezza.
La ragazza ha dichiarato in più occasioni di aver consumato
un ingente quantitativo di alcol nel corso della serata
trascorsa in Costa Smeralda, prima con amici nel lounge bar
Zamira della Promenade du Port di Porto Cervo, poi nella
discoteca Billionaire. La studentessa ha anche detto di essere
partita nel tardo pomeriggio del 16 luglio alla volta di Porto
Cervo da Porto Pollo, località di Palau dove era in vacanza, e
di aver bevuto anche lì due cocktail alcolici. Un altro
bicchiere di vino prosecco lo aveva poi bevuto appena arrivata a
casa del suo amico Alex Cerato, con cui aveva un appuntamento
per uscire e trascorrere la serata nei vari locali di Porto
Cervo.
Proprio con Cerato era andata al Billionaire dove aveva
incontrato il gruppo di genovesi. I ragazzi, avendo riservato un
tavolino, avevano a disposizione due bottiglie di alcolici che
hanno consumato in undici persone. Altri super alcolici
sarebbero stati poi bevuti nella villetta dei Grillo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA