"Spacca il Paese, indebolisce il
Sud, danneggia la Sardegna" è lo slogan. Nelle stesse ore in cui
a Roma il segretario della Cgil Maurizio Landini per il comitato
nazionale contro l'autonomia differenziata sta presentando in
Cassazione il quesito per il referendum abrogativo, in Sardegna,
Regione capofila della battaglia insieme a Emilia Romagna,
Toscana, Campania e Puglia, si costituisce il Comitato regionale
contro la norma approvata dal Parlamento e targata Lega.
Il Comitato sardo è stato presentato questa mattina da Cgil e
Uil, vi aderiscono associazioni e partiti politici, al momento
di centrosinistra, ma l'obiettivo dichiarato è di allargare il
fronte anche a chi nel centrodestra ha posizioni critiche. Al
tavolo insieme ai due segretari confederali Fausto Durante
(Cgil) e Francesca Ticca (Uil), anche il presidente del
Consiglio regionale Piero Comandini e la deputata sarda di Avs
Francesca Ghirra.
"Proporremo che si costituiscano comitati in ogni provincia e
in ogni territorio della Sardegna - spiega Durante ai
giornalisti a margine della presentazione - e che si supporti
l'iniziativa di raccolta delle firme, se ci sarà quella
necessità, e comunque di appoggio alle cinque Regioni, tra cui
la Sardegna, che hanno dichiarato di voler procedere alla
indizione del referendum".
La road map estiva, per arrivare entro il mese di settembre
all'obiettivo delle 500mila firme, è chiara: "Utilizzeremo tutte
le occasioni per parlare alla cittadinanza, per spiegare ai
cittadini e agli elettori della Sardegna come soprattutto per
l'Isola l'autonomia differenziata sia una scelta sbagliata e da
respingere", sottolinea Durante. "Non abbiamo nessuna intenzione
di perdere il tipo di autonomia riconosciuta per la Sardegna -
chiarisce la segretaria della Uil Ticca - riteniamo che proprio
quella viene messa in pericolo nel momento in cui variano le
condizioni delle entrate su tutte le Regioni italiane.
Soprattutto in un momento come questo - precisa - un momento
difficile dopo il Covid, in particolare per quei diritti che
devono essere garantiti e sono diritti universali".
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