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Boschi a rischio in Ogliastra e Baronia dopo incendi e siccità

Boschi a rischio in Ogliastra e Baronia dopo incendi e siccità

Lecci e sugherete stanno seccando, in campo Università e Agis

CAGLIARI, 12 agosto 2024, 19:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Lecci e sugherete in Ogliastra, Baronia e Gallura sono in pericolo. L'allarme è reale e arriva a breve distanza dai recenti fenomeni degli incendi e il perdurare della siccità che continuano a funestare la costa orientale dell'Isola. Adesso sale l'allarme per gli alberi che stanno seccando in queste zone già tormentate con migliaia di ettari a rischio.
    Uno scenario preoccupante, causato da una serie di fattori, che ha spinto l'Università di Sassari ad attivarsi per monitorare la situazione, così come la Coldiretti di Nuoro-Ogliastra che si è mossa dopo numerose segnalazioni ricevute dagli allevatori e dagli agricoltori locali. La gravità del problema è stata certificata oggi con un sopralluogo congiunto degli esperti dell'ateneo sassarese e dell'Agris.
    "Putroppo - spiega il direttore di Coldiretti Nuoro-Ogliastra Alessandro Serra - constatiamo che il patrimonio boschivo è in pericolo per questo fenomeno nuovo che arriva dopo i disastri causati dagli incendi e dagli effetti dei cambiamenti climatici.
    Non dobbiamo dimenticarci che il bosco offre una fetta di reddito non indifferente tra legnatico, ghiande e altro. Ci auguriamo che si crei squadra e sinergia per trovare le cause ancora sconosciute e per mettere in atto le azioni preventive necessarie a salvaguardare il nostro patrimonio boschivo".
    Si tratta di un fenomeno nuovo e senza precedenti in Sardegna, in particolare in Ogliastra con il leccio fortemente colpito e in Baronia dove sono compromesse le sugherete. Ma anche la Gallura non è esente da questa situazione. Per Bruno Scanu, docente di Patologia forestale di Uniss, una delle cause "può essere quella della siccità che porta a indebolire le piante, ma non si esclude la presenza di alcuni patogeni che attaccano le radici e portano a far seccare la pianta dall'alto.
    In questa fase - spiega - è determinante fare un monitoraggio per mappare le aree, capire il fenomeno e cercare le soluzioni".
   
   

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