Lotta all'estate 'cafona' e al
turismo selvaggio, che ha visto alcune località della costa nord
orientale della Sardegna prese di mira da vacanzieri che, in
barba ai divieti e alle segnalazioni per il rispetto
dell'ambiente, hanno organizzato feste private su spiagge
protette e scorrazzato con moto d'acqua e tender in aree ad alto
livello di tutela.
Per questo, l'Area marina protetta Tavolara-Punta Coda
Cavallo ha lanciato in queste ore un appello ai tanti turisti e
diportisti che in queste settimane stanno affollando le acque
attorno all'isola di Tavolara. "È fondamentale - si legge nel
vademecum - condurre le imbarcazioni a velocità contenuta per
garantire la sicurezza dei bagnanti e la protezione della fauna
marina. E durante le attività di nuoto, snorkeling o tuffi al di
fuori delle acque sicure di balneazione, è obbligatorio
utilizzare una boa di segnalazione subacquea".
Vietato poi ormeggiare su praterie di Posidonia e
direttamente sulle spiagge che sono raggiungibili utilizzando i
corridoi di lancio e rispettando le normative di sicurezza.
Proibita la pesca subacquea nelle zone A dell'area marina
protetta e da evitare la riproduzione di musica ad alto volume
per non disturbare la fauna marina, garantire la protezione e la
conservazione degli ecosistemi.
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