Dal Golfo degli Angeli a Los
Angeles, la prossima Olimpiade. Perchè Marta Maggetti,
cagliaritana, medaglia d'oro a Marsiglia nel windsurf femminile
con l'Iqfoil, la nuova tavola a vela, si sta riposando. Ma con
la testa è già negli Usa: "Con calma perché prima bisogna
qualificarsi - spiega nella sua prima conferenza stampa in
Sardegna dopo la vittoria ai Giochi - ma con il pensiero sto già
pianificando. Vero è che dopo Tokyo - confessa - non ho avuto
più il modo di fermarmi ed è la prima volta che stacco un po' la
spina. Anche se per la verità in acqua, anche per divertirmi con
il surf da onda, ci sono già tornata".
Il rapporto con il mare è sempre stato così: passione, voglia
di stare in gruppo. Ma anche competitività. "Ero reduce da un
quarto posto a Tokyo - racconta - ma anche da alcune prove che
non erano andate tanto bene. Vero, alle Olimpiadi il quarto
posto è un risultato eccezionale, per alcuni invece è un incubo,
a me ad esempio ha dato la carica, è un ottimo piazzamento visto
il livello della competizione".
Ma. C'è sempre un ma, in Marta Maggetti, non solo nel nome e
nel cognome. Quel 'ma' che la spinge ad andare oltre. "In realtà
ero molto tesa nella prova a dieci in semifinale perché in
passato anche la tensione mi aveva tradito - ricorda parlando
dell'impresa di Marsiglia - Sono però riuscita a gestire
l'emozione rimanendo attaccata al gruppo di testa. Ed è stata
una grande gioia avere passato la semifinale: c'era la certezza
della medaglia".
E a quel punto un altro 'ma'. Ma perché accontentarsi?. "In
finale sono riuscita a tenere altissima la concentrazione -
spiega - E alla fine ce l'ho fatta. È stato bellissimo. Anche il
ritorno a Casa Italia: una grande festa". Una medaglia d'oro. E
di orgoglio. Sardo. Con quella dedica sul traguardo a Gigi Riva:
"Ha dato tanto all'Italia, a Cagliari e alla Sardegna. E anch'io
sono fiera di aver conquistato quella medaglia anche per la mia
terra. Mi piace la mia Isola: anche quando sono lontano sono
sempre lì a far vedere immagini di paesaggi e posti della
Sardegna a chi non ha ancora non li conosce". Contenta anche per
il movimento sardo: "Ci sono tanti atleti e tanti giovani
talenti, mi piace allenarmi con loro. Ho iniziato da
piccolissima, non pensavo al risultato, mi piaceva stare in
acqua. Un consiglio ai più piccoli: l'importante è divertirsi,
con meno stress il corpo risponde meglio ". Maggetti nella
storia della vela. "Ma ancora oggi - ammette - faccio fatica a
capacitarmi di quello che è successo. Io guardo soprattutto al
lavoro che ho fatto e alla soddisfazione di aver raggiunto
questo obiettivo".
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