Una squadra di tiratori
scelti entrerà in azione domani sull'isola di Spargi, nel parco
nazionale dell'arcipelago di La Maddalena, per abbattere gli
ibridi di cinghiale che vivono sull'isolotto.
A dare il via all'abbattimento è un'ordinanza emessa ieri dal
sindaco di La Maddalena, Fabio Lai, dopo una serie di episodi in
cui dei turisti sono stati aggrediti dai cinghiali, ultimo,
pochi giorni fa, un bambino di 9 anni azzannato in spiaggia da
un animale.
Per poter mettere in atto l'abbattimento selettivo dei
cinghiali, l'isola di Spargi sarà praticamente off limit dalle
15 alle 22: vietato avventurarsi nei sentieri e vietato a tutte
le imbarcazioni e alle persone avvicinarsi via mare alla costa
sud dell'isolotto. Qui una decina di cacciatori scelti
(selettori), dalle 16 alle 21, si posizionerà in prossimità
delle spiagge aspettando che i cinghiali escano allo scoperto
alla ricerca di cibo.
In questi ultimi giorni sono stati effettuati diversi
sopralluoghi e secondo il monitoriaggio e i riscontri degli
operatori, dei circa 80 esemplari che popolano l'isola di
Spargi, sarebbero solo 4 o 5 quelli "addomesticati" che si
avvicinano alle persone in spiaggia alla ricerca di cibo, e
proprio quelli dovrebbero essere abbattuti con tutte le
precauzioni affinché non vadano incontro ad alcuna agonia.
Secondo quanto scritto dal sindaco Lai nell'ordinanza con cui
dispone le operazioni di abbattimento degli animali, da giugno a
oggi sono 5 i casi accertati di persone aggredite dagli ibridi
di cinghiale sull'isolotto del Parco.
Parco che proprio oggi ha emesso un'ordinanza con cui vieta
di dare da mangiare ai cinghiali, come tentativo di ridurre
"l'interferenza tra la fauna selvatica e i fruitori del Parco" e
ridurre quindi i rischi di aggressioni, spesso dovute a un
comportamento sbagliato delle persone.
Chi viola il divieto è punito con una sanzione amministrativa
da 516 a 2.065 euro.
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