Il Consorzio di Bonifica della
Sardegna Meridionale, con un investimento complessivo di 163
milioni di euro, ha aggiudicato l'affidamento della
progettazione esecutiva e dei lavori necessari per il
completamento della diga sul rio Monti Nieddu, nel territorio di
Sarroche (città metropolitana di Cagliari). Sono inclusi 89,5
milioni di euro per i lavori e la progettazione, 40 milioni per
somme a disposizione dell'amministrazione e circa 33,5 milioni
già spesi nei precedenti appalti tra il 1998 e il 2019. Previsto
l'avvio dei lavori nell'autunno 2025: la conclusione dell'opera
dovrebbe arrivare nel dicembre 2028.
"Inutile negare che i tempi si siano allungati troppo -
spiega Efisio Perra, presidente del Cbsm - ma ora, dopo tutti
gli intoppi speriamo questi vengano rispettati. Si tratta di
un'opera fondamentale per il territorio. Attesa da 50 anni è
molto importante davanti anche ai continui eventi siccitosi.
Adesso bisogna invece progettare anche le opere a valle. Per cui
le risorse già destinate dalla Regione devono essere impiegate
per la progettazione, che fin da ora deve essere avviata, perché
non ci sia poi il paradosso che terminata l'ultima diga l'acqua
non possa più essere resa disponibile".
La nuova diga, che avrà un'altezza di circa 80 metri e una
capacità di accumulo di 35,4 milioni di metri cubi d'acqua, sarà
la prima in Italia ad essere realizzata con utilizzo del
calcestruzzo compattato a rulli per il nucleo e di quello
vibrato per il paramento di monte. La diga sul rio Monti Nieddu
rappresenta l'elemento principale dello schema idrico previsto
nel territorio sud-occidentale della Sardegna. Un progetto che
punta a soddisfare diverse esigenze compresi
l'approvvigionamento di acqua potabile per il potabilizzatore di
Sarroch, l'irrigazione della piana di Pula e la protezione della
valle tramite la capacità di regolazione delle acque. La diga
principale sarà in futuro anche alimentata dalle acque
dell'adiacente bacino del rio Is Canargius attraverso la
realizzazione di un secondo sbarramento, convogliate tramite una
galleria artificiale di interconnessione tra gli invasi. Questo
ulteriore intervento richiederà circa 25 milioni di euro. Con
separati appalti il Consorzio ha previsto opere accessorie.
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